Come comportarsi di fronte al preavviso del fermo amministrativo di un nostro veicolo? Per prima cosa controlliamo questi elementi.
Molto spesso si sente parlare di come avere debiti con il fisco possa avere conseguenze anche gravi sui nostri beni materiali e immateriali. Tra le misure che l’AdE può attuare al fine di riscuotere le imposte dovute, infatti, figurano ad esempio il pignoramento o anche il fermo amministrativo.
Quest’ultimo, in particolare, va a togliere la disponibilità di un determinato veicolo a chi abbia contratto debiti di vario genere con la Pubblica Amministrazione. Con tanto di segnalazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Il fermo può essere richiesto in caso di insoluti col Comune, ad esempio rispetto a IMU, Irpef, TARI, Iva. Oppure in caso di mancato pagamento del bollo auto o di sanzioni per violazioni al Codice della Strada.
Il fermo amministrativo, per essere considerato valido, prevede un iter burocratico da seguire in cui rientrano anche lo schema di atto (introdotto al fine di rafforzare il contradditorio preventivo), le cartelle di pagamento e il cosiddetto preavviso di fermo: scopriamo di cosa si tratta.
Al fine di dare la possibilità al debitore di saldare quanto dovuto all’Agenzia delle Entrate, quest’ultima è tenuta a inviare dapprima uno schema di atto in cui figurano eventuali osservazioni in merito al debito. Tale procedimento ha una durata di 60 giorni.
In seguito si passa alle cartelle di pagamento, le quali hanno un termine di 60 giorni. In questo arco di tempo il debitore può saldare quanto dovuto anche a rate, richiedendo una rateizzazione. Se anche in questi 60 giorni il debito non viene saldato, l’AdE può inviare un preavviso di fermo amministrativo.
In questo caso il contribuente ha 30 giorni di tempo per saldare il debito, oltre i quali scatterà il fermo amministrativo. Nel preavviso sono dunque indicate:
Solo in caso di ulteriore inadempimento scatterà il fermo amministrativo del veicolo, come disposto dall’articolo 86, comma 1, DPR n. 602/73. Soltanto saldando il proprio debito (anche a rate) il fermo potrà essere revocato. E attenzione a non circolare con un veicolo sottoposto a fermo: le sanzioni in questi casi sono salatissime e vanno dai 1.988 euro ai 7.953 euro!
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