Convertire un bilocale in trilocale così da recuperare spazio, ma senza avere particolari stravolgimenti o lavori imponenti? È possibile se si accettano soluzioni creative.
Trasformare un bilocale in un trilocale può sembrare un’impresa ardua e impossibile da realizzare. Probabilmente l’idea che può saltare alla mente è che invece di recuperare spazio lo si andrà a perdere; in realtà se i metri quadri a disposizione sono studiati al dettaglio, la riorganizzazione non solo sarà più funzionale, ma migliorerà tutti gli spazi.
Prima di iniziare un progetto di ristrutturazione come questo è fondamentale valutare al meglio di metri quadri a disposizione così come è importante valutare la disposizione degli ambienti. Vano misurate attentamente le stanze e annotate le caratteristiche strutturali di ognuna -porte, finestre, muri portanti ecc.- perché potrebbero influire sulla realizzazione del progetto stesso.
Cis i può aiutare molto osservando lavori simili, cioè considerare il prima e il dopo di appartamenti che hanno subito lo stesso tipo di trasformazione e valutare se il processo può essere simile o se c’è bisogno di specifiche particolari.
Prima di accingersi a qualsiasi tipologia di lavoro è importante sapere che un trilocale per essere definito tale dovrebbe avere almeno una metratura di 70-75 m², solo con questi numeri si riesce ad avere una casa che abbia spazi sufficienti ad ospitare 3 camere distinte senza sacrificare gli ambienti. Se si parla di appartamenti più piccoli, cioè tra i 60-65 m² o al di sotto, la progettazione deve prevedere soluzioni furbe -come un open space tra living e cucina- per garantire il giusto equilibrio tra gli ambienti e non risultare sacrificato.
Al di là dell’open space, che in generale potremmo definire una soluzione ampiamente salvaspazio soprattutto in case di piccola metratura permettendo l’unione di più ambienti in uno solo, l’idea migliore per ottenere un trilocale partendo da un bilocale è quella di realizzare una divisione dello spazio attraverso pareti mobili o di cartongesso.
Con queste due soluzioni si riesce a dividere gli spazi in maniera flessibile e dinamica, andando ad evitare lavori strutturali che possono poi risultare particolarmente onerosi. Le pareti mobili permettono di riconfigurare lo spazio anche in maniera quotidiana a seconda delle esigenze, perché possono essere facilmente spostate, mentre le pareti in cartongesso permettono una riconfigurazioni più definitiva ma comunque efficace.
Anche il soppalco, infine, può essere una efficace soluzione per aumentare lo spazio calpestabile senza sacrificare nessuno degli ambienti già presenti. In questo modo si può facilmente creare una camera da letto extra così come uno studio, è fondamentale però la giusta progettazione per garantire la sicurezza e soprattutto avere una casa che si sviluppi in altezza.
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