Cosa prevede la Legge di Bilancio e come e da quando si ottiene la detrazione spettante per il Superbonus applicato negli anni precedenti.
La stagione dei bonus applicati per qualsiasi tipologia di lavoro o spesa relativa alla casa è ormai conclusa. Dal suo insediamento, il Governo ha deciso di stanziare sempre meno fondi destinati a questa tipologia di aiuti, mettendo di fatto fine ad una stagione che si era aperta che si era aperta nel 2020 a seguito della pandemia ed era stata particolarmente sfruttata dai cittadini. Inoltre, con la Legge di Bilancio 2025 cambiano anche le modalità di detrazione per il superbonus.
![superbonus 110%](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/02/superbonus-architetturaecritica.it-20250702.jpg)
Nel caso specifico della manovra di Bilancio relativa al 2025, la legge prevede di poter spalmare in 10 anni le detrazioni spettanti per il superbonus anche per le spese sostenute nel 2023.
La specifica è contenuta nel comma 56 della legge, in base al quale si stabilisce che per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, e relative alle agevolazioni comprese nel Superbonus, la detrazione può essere ripartita su opzione del contribuente in 10 rate annuali di pari importo a partire dal periodo di imposta 2023.
Detrazioni del Superbonus, il tempo limite per attivare l’opzione
Una volta che il contribuente ha scelto di sfruttare le detrazioni del bonus come “sconto” IRPEF sulla dichiarazione dei redditi in 10 anni, la scelta diventa irremovibile; non si può più, quindi, tornare indietro e optare poi per la detrazione in 4 anni.
![modellino casa e contanti](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/02/bonus-casa-architetturaecritica.it-20250702.jpg)
Per sfruttare invece l’opzione delle detrazioni in 10 anni, questa si ottiene presentando una dichiarazione dei redditi integrativa, entro la scadenza riferita al periodo di imposta 2024. Niente paura quindi, c’è ancora tempo, considerando che la dichiarazione dei redditi può essere rettificata entro 5 anni di imposta successivi, indipendentemente dal fatto che sia a favore o sfavore del contribuente.
Nel caso specifico delle detrazioni per Superbonus relative al 2023 significa che non è possibile optare per la suddivisione in 10 anni partendo dalla prossima dichiarazione dei redditi, lasciando così invariata la prima rata già indicata nella dichiarazione relativa al periodo 2024. Il conteggio della rateizzazione decennale deve per forza di cose partire dal primo periodo di imposta in cui viene utilizzata l’agevolazione, per questo quindi diventa indispensabile la dichiarazione integrativa.
Attenzione però perché anche il Superbonus 2022 il Governo aveva previsto la possibilità di esercitare l’opzione anche solo per una parte del credito residuo, in modo da utilizzare l’integrativa l’anno successivo. Da questo punto di vista, è presumibile che lo stesso ragionamento si applichi anche al 2023, ma non ci ancora conferme ufficiali per cui, per ora, non è una strada percorribile.