Nel 2025 ha il via la rivoluzione delle classi energetiche di edifici ed elettrodomestici. Nuove regole che obbligano le famiglie a determinate scelte.
L’Europa vuole aumentare l’efficienza energetica e di conseguenza ha implementato la Direttiva Case Green con una nuova stretta per le famiglie. L’incubo della transizione green diventa sempre più inquietante per un semplice motivo, i cittadini non sono supportati da adeguati aiuti.
Ogni prodotto alimentato da energia elettrica deve avere un’etichetta energetica su cui sono riportate le informazioni relative alla classe energetica di appartenenza. In questo modo i consumatori possono scegliere i prodotti più efficienti per compiere scelte più sostenibili anche se ciò implica una spesa più onerosa. Dal 2021 sono state introdotte le classi dalla A – massima efficienza – alla G – minima efficienza in una scala piuttosto colorata.
Si va dal verde della classe A al rosso (pericolo!) della classe G. Il cambiamento è stato importante, basta fare un esempio, Un frigo di classe A++ nella vecchia scala è passato alla classe E nella nuova scala. Ora è partita un’ulteriore rivoluzione che modificherà nuovamente le classi energetiche e attiverà delle imposizioni diverse.
I cambiamenti non interessano gli edifici. Le classi energetiche in questo caso rimarranno le stesse nel 2025 con la classificazione basata sul consumo annuale per metro quadro. Si va dalla Classe A+ con consumo minore o uguale a 15 kWh/metro quadro alla classe G con consumo superiore a 160 kWh/metro quadro. Entro il 2028, però, tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere a zero emissioni ed entro il 2030 per quelli privati.
Non solo, gli edifici residenziali già esistenti dovranno ridurre il consumo del 16% entro il 2030 e del 20% entro i 2035 mentre la riduzione dovrà essere del 26% entro il 2030 per gli edifici non residenziali. Queste le indicazioni della Direttiva Case Green. Per raggiungere gli obiettivi sono state introdotte modifiche alle classi energetiche degli elettrodomestici al fine di eliminare definitivamente dal mercato i modelli meno efficienti ed incentivare la produzione di apparecchi sostenibili.
Ecco che dal 1° marzo 2025 saranno vietati gli elettrodomestici di classi energetica G mentre la classe F sparirà gradualmente dal mercato in modo tale da favorire una transizione meno drammatica per produttori e consumatori. In più verranno ricalibrate le classi energetiche superiori alla F e alla G secondo parametri più severi.
Per le lavatrici e asciugatrici la valutazione si baserà sia sul consumo per chili di carico sia sul consumo per ciclo di lavaggio e i requisiti energetici si ridurranno del 10%. Sarà più difficile, poi, ottenere una classificazione intermedia tra B ed E. Per la lavastoviglie sarà considerato il consumo di acqua e le soglie di consumo verranno alzate mentre per frigorifero e congelatore non ci sarà più la classe A o B per i modelli combinati.
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