La demonizzazione del fast fashion potrebbe finire: una marca di abbigliamento vende capi ecosostenibili a prezzi stracciati.
Il fast fashion nasce come risposta all’inflazione. Incolpare i consumatori per la predilezione di prodotti a basso costo significherebbe concentrare l’attenzione sulle vittime del sistema e non sui reali responsabili. La verità è che la crescita esponenziale dei prezzi ha implicato una serie di difficoltà dilaganti, per cui la semplice volontà di togliersi uno sfizio (quale può essere l’acquisto di un capo di abbigliamento) diventa un lusso per poche élite.
Sicuramente lo shopping compulsivo non può essere considerato un comportamento sostenibile, in quanto l’industria tessile rappresenta una delle filiali produttive più inquinanti. Tuttavia, possiamo scegliere di acquistare i nostri vestiti presso rivenditori sensibili alla causa ambientale. Tra questi figura una marca che, non solo rispetta dichiaratamente il Pianeta, ma ha mantenuto il valore dei suoi articoli ad un livello medio/basso.
Nella Barcellona del 1979 uno studente di medicina, di nome Sergio, decise di lasciare la facoltà per aprire un laboratorio di design casalingo insieme ad alcuni amici. Sergio pensò di trasformare lattine e materiali di scarto in graziosi oggetti per l’arredamento. Zabriskie, primo nome con il quale il progetto venne battezzato, offriva alla clientela lampade, cornici ed altri articoli ispirati alla pop art e alla tradizione hippie. Il sogno di aprire un vero e proprio negozio divenne sempre più forte.
Sergio e sua moglie Montse volarono oltreconfine, per nutrire l’ispirazione ed apprendere nuove forme di lavorazione sviluppate dalla popolazione locale dei luoghi che visitavano. Nel 1992 nacque il primo negozio Natura, pensato per vendere pezzi esotici provenienti dagli altri continenti. Nel 1994 il marchio si espanse e raggiunse il Portogallo, per poi arrivare in Italia. Attualmente Sergio vanta ben 200 negozi, con più di 1000 dipendenti.
In particolare, nel Bel Paese è possibile trovare Natura a Milano, Bergamo, Torino, Alba, Genova e Rimini. La caratteristica affascinante della linea di abbigliamento risiede proprio nel rispetto dell’ambiente, che non è mutata di fronte al successo del marchio. Inoltre, contrariamente a molte altre linee ecosostenibili, i prodotti di Sergio mantengono dei prezzi accessibili e che dunque consentono di fare shopping senza troppi sensi di colpa nei confronti del portafoglio.
I maglioni e i cardigan raggiungono su per giù i prezzi di Zara. Inoltre con i saldi si possono acquistare capi al modico prezzo di 24 euro. Le magliette e top costano pochissimo: parliamo di meno di 10 euro a pezzo. Mentre jeans e pantaloni possono costare circa 30 euro, in base al modello selezionato. Il catalogo include poi accessori, candele, articoli per la casa e per il body care, ma anche prodotti solidali – il cui ricavato è destinato a diverse iniziative ed associazioni, prima fra tutte Open Arms.
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