C’è un bonus che consente di accedere a una sostanziale agevolazione sulla Tari. La riduzione è del 50% dell’intera somma.
In questo momento storico, le tasse sempre più elevate stanno distruggendo l’equilibrio di tante famiglie. Non tutte riescono a stare dietro alle cifre richieste. Il problema è strettamente legato alla disoccupazione e agli stipendi bassi. Per questo motivo, nessun aiuto è da sottovalutare.
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In pochi lo sanno, però, c’è una procedura che consente di ottenere una riduzione del 50% sulla Tari. Il bonus in questione può davvero fare la differenza. I richiedenti, ovviamente, devono essere in possesso di determinati requisiti. In caso contrario, non potranno usufruirne.
Questo bonus consente davvero di risparmiare sulla Tari: si paga esattamente il 50%
La Tari è una tassa legata allo smaltimento dei rifiuti. Si paga annualmente e tutti, tranne esenzioni particolari, sono obbligati a farsi carico di questa spesa. Per alcuni individui, si tratta solo dell’ennesimo salasso economico a cui fare fronte. Per fortuna, le famiglie in difficoltà possono accedere a un bonus davvero importante.
Si parla di un risparmio pari al 50% della spesa totale da versare. È fondamentale specificare che è stato adottato dalla maggior parte dei comuni italiani, ma non da tutti. La prima cosa da fare, quindi, è verificare se il proprio ha accolto la normativa. Diversamente, non si potrà usufruirne.
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Il bonus Tari è strettamente legato al reddito. Di conseguenza, è necessario presentare un modello ISEE. In condizioni normali, il valore deve essere inferiore a una certa cifra. Per le famiglie numerose, però, con quattro o più figli a carico, questo limite dovrebbe aumentare. Davide Caporusso, che ha affrontato l’argomento sulla sua pagina di Instagram, ha consigliato di rivolgersi al comune anche per conoscere esattamente il range di riferimento.
La procedura non dovrebbe presentare particolari difficoltà. Nella maggior parte dei casi, basta compilare un modulo e inviare la domanda attraverso la propria area riservata del portale di riferimento. In caso di dubbi, tuttavia, saranno gli addetti dell’ente a fornire tutte le informazioni del caso.
Per non sbagliare, è meglio informarsi sulle scadenze e sui documenti da presentare. Solitamente, la prima rata si paga tra aprile e luglio, mentre la seconda va versata entro la fine dell’anno. Si consiglia di non aspettare troppo perché si rischia di non poter più accedere a questo prezioso vantaggio. Il bonus è stato accolto con gioia anche se c’è chi ritiene che la procedura dovrebbe partire in automatico, subito dopo aver ricevuto l’ISEE.