La storia di oggi ci parla di un acquisto casuale, quello di un quadro per pochi soldi che porta poi a una scoperta incredibile. Sul retro c’è un misterioso timbro.
La storia di oggi vi parla di come una situazione normale possa trasformarsi in qualcosa in grado di cambiare la nostra vita. La situazione è davvero molto particolare, ma potrebbe capitare anche a voi.
![quadri esposti](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/02/quadro-212025-architetturaecritica.it_.jpg)
A volte l’azione più causale del mondo può rivelarsi qualcosa di incredibile. Il protagonista del nostro racconto, per esempio, non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi un piccolo gioiello in mano. Ed è così che anche una semplice visita a un mercatino si può trasformare in qualcosa di eccezionale per il nostro futuro dal punto di vista economico e non solo.
Questo racconto vi dimostrerà di come alle volte le fortune più incredibili possano arrivare un po’ a sorpresa. Una sorpresa in grado di regalarci quello che non ci aspettiamo e magari anche una solidità dal punto di vista economico. Andiamo ad approfondire questo racconto che ha davvero dell’incredibile ed è in grado di spiazzarci.
Compra un quadro al mercato dell’usato, la sorpresa è incredibile
L’episodio ci porta a Le Mans in Francia dove un uomo ha comprato un quadro in un mercatino dell’usato per poi scoprire che non si trattava altro che di un Modigliani originale. Un colpo davvero incredibile da parte del collezionista Paolo Guzzini che ha parlato di un lunghissimo percorso per arrivare all’attribuzione.
![quadri](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/02/quadro-212025-architetturaecritica.it-1.jpg)
L’imprenditore ha raccontato al Corriere della Sera di averlo scovato in Francia nella Loira quindici anni fa: “L’ho pagato qualche migliaio di euro, poi le analisi a Roma e all’Archivio Modigliani ne hanno attestato l’autenticità. Si tratta di un ritratto di Cavaglieri, un amico del pittore”.
L’opera era priva di firma, ma presentava un timbro misterioso sul retro che destò subito l’idea di poter essere qualcosa di rilevante dal punto di vista storico. Il collezionista spiega: “Circa quindici anni fa mi recai in un noto mercato di Le Mans che ogni settimana raccoglie circa 200 rigattieri. In questi casi conta la velocità e l’occhio cinicio. Più che il dipinto mi colpì il timbro sulla tela di una bottega di Montmartre frequentata da celebri artisti così decisi di acquistarlo. Quanto lo pagai all’epoca sembrava un prezzo alto perché era impossibile un’attribuzione“. Oggi il suo valore è inestimabile.