L’AdE ha deciso di intensificare i controlli sugli immobili che hanno usufruito i Superbonus 110%. Chi rischia sanzioni e perché?
In Italia, sono tantissimi gli immobili che hanno beneficiato del Superbonus 110%. E tutti i proprietari che hanno effettuato dei lavori di ristrutturazione e miglioramento energetico hanno ora paura di finire sotto la lente di ingrandimento del fisco. L’Agenzia delle Entrate pretende infatti che siano stati rispettati degli obblighi assai stringenti. Non provvedendo a tali disposizioni, i beneficiari del Superbonus potrebbero ricevere una lettera di compilance e poi subire delle sanzioni pesanti.
![Controlli lavori Superbonus](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/01/superbonus-20250131-architetturaecritica.it_.jpg)
Con la Legge di Bilancio dello scorso anno, infatti, il Governo ha introdotto un nuovo vincolo. Dopo aver effettuato lavori di ristrutturazione che aumentano il valore dell’immobile, per ogni beneficiario scatta un obbligo formare. Si tratta dell’aggiornamento della rendita catastale.
Tale aggiornamento riflette il nuovo valore dell’immobile dopo i miglioramenti apportati. E va espresso quando il valore dei lavori supera il 15% del valore catastale originario. La modifica è importante per il fisco perché influisce sui tributi locali, come per esempio l’IMU e la TARI.
E ora tutti coloro che avrebbero dovuto provvedere a questa azione burocratica potrebbero dunque ricevere una comunicazione di compilance dall’autorità fiscale. L’Agenzia delle Entrate sfrutterà specifiche liste selettive elaborate con l’utilizzo di banche dati digitali per capire se sia stata presentata, laddove prevista, la dichiarazione inerente la modifica della rendita dell’immobile presente negli atti nel catasto.
Controlli a tappeto sul Superbonus 110%: scattano le sanzioni
L’obiettivo concreto dell’AdE è capire se la dichiarazione di variazione catastale è stata presentata correttamente e se la classificazione risulti coerente con le modifiche apportate. L’altro dato importante riguarda il valore di mercato dell’immobile, che dovrà apparire congruente con gli interventi realizzati. Si valuterà poi anche l’impatto fiscale, in termini di tributi locali, che deve essere stato calcolato correttamente.
![Lavori di riqualificazione in un appartamento](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/01/ristrutturazione-20250131-architetturaecritica.it_.jpg)
Quindi l’AdE analizzerà anche la documentazione tecnica presentata: progetti edilizi, relazioni tecniche e dichiarazioni di fine lavori. Chi non ha presentato la dichiarazione catastale dovrebbe dapprima ricevere solleciti per adempiere spontaneamente e poi multe.
Anche se il Superbonus 100% non è più disponibile per i contribuenti, l’incentivo continua a creare problemi burocratici. La misura ha espresso numerose criticità, ma ha anche rappresentato un’opportunità importante per l’edilizia e i progetti di riqualificazione per tantissimi cittadini e imprese. Ora, però, sembra che lo Stato sia deciso a rendere ancora più complessa la situazione.