Nuove agevolazioni in arrivo, soprattutto il bonus terreni da 600 euro: come fare per ottenerlo.
Si aprono nuove opportunità. Finora si è parlato della Legge di Bilancio 2025 e i timori correlati ad essa per quanto riguarda gli incentivi economici previsti, alcuni confermati, altri rimossi. Principalmente in ambito previdenziale, ma non solo, a sostegno dei lavoratori e pensionati.
![Terreno e soldi](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/01/Bonus-terrreni-26012025-ArchitetturaeCritica.it_.jpg)
Tra le righe spicca lui, il bonus terreni. Probabilmente non è la prima volta che lo si rinviene, senza contare i molteplici aiuti destinati all’agricoltura fino ad oggi – specialmente un lauto sostegno ai giovani imprenditori nel settore stesso – tuttavia qualcosa potrebbe essere cambiato?
Possibile percepire fino a € 600 ma vi sono dei requisiti da rispettare. Inoltre si aggiunge anche il dovuto procedimento affinché si richieda il contributo in modo corretto, potendone usufruire in un secondo momento. In particolare, un dettaglio non passa inosservato allo sguardo dei più attenti.
Bonus terreni 2025, fino a un massimo di 600 euro: condizioni e domanda
Anche quest’anno non mancheranno sorprese. Qualcuno gioverà delle facilitazioni in ambiti meramente economici e fiscali, altrettanti esclusi a causa dei limiti imposti o regole inasprite. Persino l’agricoltura toccata da numerosi cambiamenti in atto tra cui il bonus terreni. Tutte le informazioni necessarie.
![Trattore ara la terra](https://www.architetturaecritica.it/wp-content/uploads/2025/01/Bonus-terrreni-26012025-ArchitetturaeCritica.it_.jpg-1.jpg)
Ebbene, lasciare i terreni agricoli a riposo può portare soldi. Difatti per coloro che scelgono di non coltivare, a tutela della biodiversità, sono riservati incentivazioni cospicue, secondo l’Eco-schema 5 della PAC (Politica Agricola Comune) che prevede ben 2 livelli:
- 1° livello: sostegni economici nei riguardi di chi lascia il terreno improduttivo. In alternativa, dal 1° gennaio, possibile accedere a tali agevolazioni affinché si installino stagni, boschetti, fasce alberate, siepi o terrazzamenti. Fondo stanziato è di € 10,2 milioni.
- 2° livello: oltre agli aiuti a supporto degli agricoltori che rispettano il limite del 4% dei terreni a riposo, si aggiungano quei benefici per coloro che decidono di occuparsi delle colture di interesse apistico (nettarifere o pollinifere).
Gli aderenti al secondo livello possono cumulare i titoli base con l’Eco-schema 4 (Sistemi Foraggeri Intensivi con Avvicendamento) includendo ulteriori aiuti: ad esempio € 77,20/ha nei confronti di chi effettua la rotazione delle colture. Si sommano € 500, a ettaro, per coloro che seminano in favore delle api.
La scelta di coltivare a vantaggio delle specie faunistiche si basa su una lista precisa in cui si specificano i tipi di piante ammessi: basilico, calendula, girasole, grano saraceno, erba medica, colza, trifoglio. Perché si acceda al bonus terreni, bisogna recarsi presso AGEA o i CAA (Centri di Assistenza Agricola).
La scadenza per fare domanda è fissata al 15 maggio 2025. C’è possibilità di presentazione della richiesta anche nei 25 giorni successivi il termine suddetto ma con una penalità: riduzione dell’1% degli importi per ogni giorno di ritardo.